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"Non c'è soluzione militare"

Gaza: "La via d'uscita dalla crisi sono i negoziati", spiega il professore israeliano Mario Sznajder

  • 23 luglio 2014, 12:38
  • 20 novembre, 18:21

"La fine di questo conflitto deve essere politica. Non esiste una soluzione militare, perché né Israele né Hamas o le altre organizzazioni fondamentaliste possono pensare di imporsi sull'avversario solo con la violenza". Il professor Mario Sznajder, docente di scienze politiche all'Università Ebraica di Gerusalemme ha parlato ai microfoni della RSI della crisi nella Striscia di Gaza (ascolta l'intervista audio in fondo al testo).

Quali le vie di uscita possibili?
"La conclusione logica sarebbero i negoziati politici ma entrambi gli schieramenti soffrono della mancanza di poteri omogenei. In Israele la coalizione di governo è caratterizzata da spunti ideologici di grande diversità. In campo palestinese, specie a Gaza, non esiste ancora una struttura istituzionale democratica moderna e le tensioni tra i diversi gruppi si risolvono con le armi".

Perchè Israele martedì ha rifiutato la tregua chiesta dalla comunità internazionale?
"Per le nostre forze armate è importante distruggere ora e il più possibile la capacità militare di Hamas. È diffusa la convinzione che, se il colpo inferto ad Hamas è duro, ci sarà un periodo più lungo di calma".

Quali sono gli scogli più grandi da superare in un'eventuale trattativa?
"Israele ritiene inaccettabili le condizioni dettate da Hamas. Vorrebbe dire liberare persone giudicate per atti di terrorismo o l'apertura totale delle frontiere che, senza controllo internazionale, consentirebbe ai gruppi violenti di introdurre nuovi e più moderni armamenti".

Massimiliano Angeli e Francesca Calcagno




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