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Non ne ha uccise 3, ma 90

Samuel Little fu arrestato negli anni '80 per spaccio, e poi condannato per triplice omicidio. Ma oggi confessa: "Ne ho strangolate 90"

  • 29 novembre 2018, 23:19
  • 22 novembre, 23:38
00:28

NOT delle 22.00 del 29.11.2018 Serial killer

RSI Info 29.11.2018, 23:20

  • keystone
Di: ANSA/Bleff 

Samuel Little è in carcere per aver ammazzato tre donne alla fine degli anni Ottanta, e gli investigatori non pensavano che si sarebbero potuti trovare di fronte ad uno dei killer più feroci della storia USA. L'uomo, 78 anni, ha confessato infatti di aver ucciso 90 donne.

Di questi omicidi, 34 sono già stati confermati, mentre gli altri sono in attesa di verifica. Secondo gli investigatori, avrebbe commesso gli assassini tra il 1970 e il 2005. "Le forze dell'ordine hanno iniziato solo recentemente a svelare la vera portata dei suoi crimini", ha spiegato l'FBI. Ora Little si trova in una prigione del Texas, dove probabilmente rimarrà sino alla morte, visto il suo cattivo stato di salute.

Il serial killer era stato arrestato nel 2012, per spaccio di stupefacenti mentre si trovava in un rifugio di senzatetto, quindi fu stato estradato in California. Intanto la polizia grazie al suo DNA ha scoperto che era legato a tre omicidi di donne: "In tutti e tre i casi le donne erano state picchiate, strangolate, e i loro corpi gettati in un vicolo, un cassonetto e un garage", ha spiegato l'FBI. L'uomo e' stato condannato nel 2014 a tre ergastoli senza libertà condizionale, quindi gli inquirenti del Violent Criminal Apprehension Program dell'Fbi (ViCap), hanno scoperto una chiara connessione tra lui e il caso di un'altra donna uccisa, a Odessa, in Texas.

Durante l'interrogatorio Little, originario dell'Ohio, ha detto di essere disposto a parlare in cambio del trasferimento in un'altra prigione. Ha raccontato di essere stato in tante città degli Stati Uniti, confessando il numero di persone che aveva ucciso in ciascuna di queste. "Un elenco lunghissimo: Jackson, Mississippi, Cincinnati, Ohio, Phoenix, Arizona, Las Vegas, Nevada", ha fatto sapere Christina Palazzolo, analista del ViCap.

Le sue vittime erano quasi sempre donne emarginate e vulnerabili, drogate o prostitute. E anche il metodo che usava per ammazzarle era simile: "le stordiva con un pugno poi le strangolava", ha spiegato l'FBI. Quindi le gettava in discariche, dirupi o fossati. "Senza ferite da arma da fuoco, molti di questi decessi non sono stati classificati come omicidi ma attribuiti ad overdose, incidenti o cause naturali", ha aggiunto. Senza contare che tanti si sono verificati prima che l'uso del DNA divenisse uno strumento affidabile per gli investigatori.

Il triste primato di serial killer più prolifico finora apparteneva a Gary Ridgway, il killer del Green River, con 49 uccisioni confermate. Lui ne rivendica invece oltre 70.

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