Donald Trump ha ufficialmente ottenuto la nomination del partito repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Con voto unanime, ieri la Convention del partito a Charlotte, nella Carolina del Nord ha approvato la sua candidatura.
Durante la convention, Trump ha lanciato nuove accuse contro i Democratici: "Stanno usando il Covid-19 per rubare le elezioni e depredare gli americani". Malgrado la sala fosse piena, nel rispetto nelle norme sanitarie dettate dalla pandemia, mancava all'esterno la consueta folla di sostenitori del Presidente.
I pochi sostenitori presenti si sono pronunciati a favore della sua ricandidatura: "Anche se a qualcuno non piace Trump come persona, non ci sono dubbi: basta guardare i dati sull'economia. con questi risultati è difficile non sostenerlo".
Gli interventi tenutisi dopo la nomina di Trump hanno puntato a difendere la gestione della pandemia da coronavirus, una gestione "tempestiva" e "impeccabile", così è stata definita da diverse persone, anche infermieri e addetti al soccorso. Il secondo punto è stato il fatto che solo Trump sarebbe in grado di assicurare la sicurezza delle famiglie americane, mentre Joe Biden "lascerà mettere a ferro e fuoco le periferie".
Il discorso che ha fatto più discutere è stato quello di Nikki Halley, ex ambasciatrice all'ONU, a suo parere "gli Stati Uniti non sono un paese razzista". Un'affermazione che ha scatenati diverse reazioni sui social media dopo mesi di proteste proprio contro il razzismo che sono ancora attualmente in corso in Wisconsin.
Trump è ufficialmente il candidato repubblicano
Telegiornale 25.08.2020, 14:30
Il commento del corrispondente
Telegiornale 25.08.2020, 14:30