Il presidente messicano Lopez Obrador si prepara il 9 e 10 gennaio ad ospitare a Città del Messico un summit con il presidente statunitense Biden e il primo ministro canadese Trudeau. Messico, Stati Uniti e Canada sono i firmatari dell’accordo USMCA, una nuova versione del precedente NAFTA entrata in vigore nel luglio del 2020. Uno dei temi che ha causato maggiore conflitto tra la parti riguarda le politiche energetiche, per cui Washington e Ottawa accusano il presidente messicano di discriminare le compagnie dei rispettivi paesi, in violazione dell’accordo firmato.
Lopez Obrador ha assunto la presidenza a fine 2018 con uno storico favore popolare. Una delle decisioni più controverse è stata quella di ribaltare il corso delle politiche energetiche esistenti. Mentre la maggior parte dei paesi si muove ormai verso fonti di energia rinnovabili, dall’inizio della sua presidenza ha chiuso le porte alle tecnologie verdi per puntare tutto sulle fonti fossili. Ha scelto inoltre di favorire il monopolio delle imprese statali, Pemex per il petrolio e CFA per l’elettricità, bloccando investimenti privati nazionali e internazionali.
Il Messico accoglierà Biden e Trudeau
Telegiornale 05.01.2023, 13:30
Queste decisioni si sono da subito scontrate con cause legali, visto che nel 2014 proprio la Costituzione era stata modificata per permettere investimenti privati nel settore energetico. Durante l’anno antecedente all’inizio della sua presidenza, si è anche registrato il numero più alto di investimenti nel settore, ma la pressione economica di tali impegni non ha bloccato Lopez Obrador dal promuovere con la sua agenda.
Lopez Obrador a favore di petrolio e gas naturale
Nato negli anni ’50 nello Stato di Tabasco, nel Sud del paese e figlio di un commerciante, è stato testimone in prima persona di come la scoperta di petrolio e gas naturale negli anni ’70 abbia trasformato villaggi e città, permettendo di costruire strade, scuole e di offrire servizi essenziali a comunità che avevano sempre vissuto in estrema povertà.
Stazione di Servizio Pemex, compagnia statale che controlla il mercato della benzina
Tra i progetti che il presidente ha promosso personalmente si conta la costruzione della raffineria "Dos Bocas" nello Stato di Tabasco dove è nato, i cui costi sono arrivati intorno ai 12 miliardi di dollari (3 in più del previsto). Già inaugurata, rimane però ad oggi per lo più inattiva. La compagnia statale Pemex ha poi comprato e assunto il controllo della raffineria "Deer Park" in Texas, pagando 600 milioni di dollari.
L’obbiettivo di raggiungere l’autosufficienza energetica sotto il controllo dello Stato è un tema ricorrente affrontato pubblicamente dal presidente, che sceglie una retorica populista dai toni anti-americani. Questo nonostante si stata la sua amministrazione a firmare il nuovo accordo USMCA.
Contrariamente alle decisioni prese fino ad oggi, durante il summit sui cambiamenti climatici COP27 nel novembre scorso, il Messico si è impegnato a ridurre emissioni di gas serra del 35% entro la fine del decennio. Una posizione che ha colto molti di sorpresa, mentre si attende di capire se dietro all’impegno formale ci sia un reale piano di azione.
L'appuntamento di gennaio
Nel frattempo, con l’incontro del prossimo gennaio Lopez Obrador, Biden e Trudeau cercheranno una soluzione alle dispute in corso. Il Messico ha interesse a trovare un compromesso per evitare possibili multe e sanzioni. Da quando le dispute sono cominciate, l’amministrazione Biden ha perso il controllo della Camera con le elezioni di metà mandato, trovandosi più debole nelle sue ambizioni politiche riguardo a energia e ambiente. Sul tavolo ci sono poi altri temi su cui gli Stati Uniti hanno bisogno della cooperazione del Messico, in particolar modo il controllo dei crescenti flussi migratori verso la frontiera.