Il raduno è fissato vicino alla fermata della U-Bahn di Orianienburger Tor, in pieno centro a Berlino. Sui cartelli e gilet la scritta “Omas gegen Rechts”, è il movimento contro le destre formato quasi esclusivamente da “nonne”, come si definiscono loro stesse.
“È importante essere qui oggi perché c’è questa marcia dei nazisti e penso che non si debba lasciare che accada senza opposizione”, racconta Sabina Osswald, che tiene lo striscione in prima fila quando sulla via principale – Friedrichstraße – passa un corteo di estremisti di destra che sventolano bandiere della Germania dietro a un cordone rafforzato di poliziotti. È l’ultima manifestazione prima del voto, organizzata dalla associazione che nelle ultime settimane è stata tra le più attive, per contrastare l’avanzata – nei sondaggi e nel discorso pubblico – dell’AfD.
Sono 50’000 attiviste – quasi il 90% sono donne – e l’età media va dai 50 agli 80 anni. “Noi siamo contro l’estrema destra, questo è il nostro obiettivo principale”, racconta Marianne Zepp, attivista e portavoce del movimento. Il gruppo non dà indicazioni di voto, se non quello di votare per un partito che non sia di estrema destra. In più basta seguire le loro iniziative e prendervi parte.

Dentro il corteo
“Non è necessario diventare membri, si può semplicemente partecipare alle attività e alle manifestazioni”, racconta Marianne”. Lei ha deciso di prendere parte al progetto – nato in Austria nel 2017 e diffuso oggi in tutte le città della Germania – due anni fa. “Vedevo che i movimenti di destra stavano diventando più forti, che l’AfD cresceva e guadagnava sempre più visibilità pubblica. Volevo essere attivo e non solo osservare passivamente il fenomeno, perché credo che la Germania abbia una responsabilità storica dovuta al nostro passato”, racconta. È una storica di professione, sorride alla domanda su come le sue esperienze personali influenzino la sua percezione dell’estrema destra di oggi. Racconta di come le persone siano “preoccupate nel capire in quale direzione stia andando la società”, e che il problema dell’AfD e dei movimenti di estrema destra oggi in Germania sia legato a un cambio di legittimità nel dibattito pubblico, interno ma soprattutto sul piano internazionale. “Stiamo affrontando una nuova situazione qui”, racconta. “Una grande differenza rispetto ai movimenti fascisti del passato è che oggi questi gruppi sono collegati a livello internazionale e ricevono sostegno dall’Europa e, soprattutto, dagli Stati Uniti”.
A Berlino sono 12 i gruppi di “Omas gegen Rechts attivi, si coordinano tra loro anche con i gruppi presenti in Austria e – racconta – anche in Svizzera sono attivi alcuni gruppi ma si occupano principalmente di lotta al “climate change”. Sull’importanza di portare avanti manifestazioni, dibattiti e incontri nelle scuole, Marianne sottolinea come le attiviste di “Omas gegen Rechts” abbiano una peculiarità. “Siamo la prima generazione di tedeschi nati dopo i nazisti, dopo la guerra. E abbiamo ricevuto il messaggio dai nostri genitori su cosa significhi il fascismo. Quindi, credo che abbiamo una certa spinta interiore a trasmettere questo alla generazione più giovane. E per questo abbiamo una motivazione molto forte nel farlo”. Motivazione che trovano all’ultimo corteo prima del voto, e che porterà le “nonne contro le destre” a continuare le loro attività, conferma Marianne. “Più forte il partito di destra AfD diventa, più forte diventerà anche il nostro movimento”.

La Germania alla vigilia delle elezioni
Telegiornale 22.02.2025, 20:00