La Commissione elettorale della Guinea, paese dell'Africa occidentale guidato dal presidente Alpha Condé, ha annunciato i risultati delle votazioni del 22 marzo sulle nuova Costituzione e per la nuova Assemblea nazionale.
Viene così chiuso un processo elettorale in cui la popolazione civile ha mostrato maturità evitando di alimentare focolai di violenza (una cinquantina di morti in varie città) e di cedere alle diffuse provocazioni che da oltre un anno affliggono la vita sociale ed economica della Guinea.
Le riforme contenute nella nuova Costituzione sono state approvate dal referendum con il 91,6% dei voti. Il nuovo testo introduce divieto delle mutilazioni genitali femminili, tutela maggiormente i diritti umani e agevola il funzionamento della burocrazia statale.