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ONU: Cassis insiste, serve soluzione a due Stati

Il consigliere federale, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, ha chiesto anche la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi nelle mani di Hamas - In precedenza l’incontro con il ministro degli Esteri russo Lavrov

  • 23 gennaio, 22:06
  • 25 gennaio, 09:00
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Ignazio Cassis

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Di: ATS/MRSI Info 

Malgrado le violenze in Medio Oriente, il Consiglio di sicurezza dell’ONU non deve cedere alla frustrazione. Lo ha detto martedì nel suo intervento davanti all’organo delle Nazioni Unite il ministro degli esteri Ignazio Cassis, riaffermando il bisogno, contrariamente al parere del premier israeliano Benjamin Netanyahu, di una soluzione a due Stati.

Il consigliere federale ha chiesto la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi nelle mani di Hamas. “La violenza sembra non avere più limite” in Israele e nei territori palestinesi, ha aggiunto.

Malgrado due risoluzioni votate dal consiglio, non tutti gli ostaggi sono stati rilasciati, civili vengono uccisi ogni giorno e il diritto internazionale viene violato, ha affermato Cassis, che ha ribadito il sostegno svizzero a una soluzione a due Stati, uno scenario respinto da Netanyahu qualche giorno fa.

Una pace duratura non potrà essere raggiunta senza un consenso politico regionale, ha poi evidenziato. Il titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha inoltre sottolineato che la Svizzera è pronta a riunire gli attori chiave del conflitto. “Non ci possiamo più accontentare di gestire questa guerra”, ha dichiarato.

L’incontro di Cassis con il ministro degli Esteri russo Lavrov a New York

In precedenza, alle 10.30 (ora di New York), Ignazio Cassis aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. L’ultimo incontro bilaterale tra i due nella Grande Mela risale al settembre 2022.

Cassis e Lavrov si sono recati nella città USA per partecipare alle riunioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU dedicate ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.

“Fin qui tutto bene”, ha detto Lavrov quando il capo della diplomazia elvetica gli ha chiesto come stava, secondo quanto pubblicato sui social media dal portavoce del Ministero degli Esteri russo. Dal canto suo, il consigliere federale ha dichiarato su X (ex Twitter) di aver intrattenuto con il ministro degli esteri russo uno scambio di opinioni a proposito di diversi argomenti importanti. Sulla pagina social Cassis non ha però fornito ulteriori dettagli.

La settimana scorsa, Mosca aveva respinto l’ipotesi di un vertice mondiale per la pace in Ucraina che la Svizzera si era impegnata a organizzare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendolo “inutile e dannoso”.

“La Svizzera è sempre dalla parte del diritto internazionale umanitario”, aveva replicato la presidente della Confederazione, Viola Amherd, in risposta a queste critiche.

In un’intervista rilasciata lunedì dal canale televisivo statunitense CBS, Lavrov aveva dichiarato che Mosca è pronta ad ascoltare coloro che non utilizzano l’Ucraina come strumento di guerra contro la Russia. In linea di principio, ha aggiunto il ministro russo, la Federazione è disposta a negoziare, tuttavia senza l’obiettivo di voler mantenere al potere l’attuale governo di Kiev.

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