Il nuovo Governo dei Paesi Bassi ha giurato questa mattina nelle mani del re, Guglielmo Alessandro. È il quarto Esecutivo ad essere guidato dal leader dei liberali conservatori, Mark Rutte, ma con importanti novità nella composizione e nel programma che potrebbero ripercuotersi anche sugli equilibri dell'Unione Europea.
L'accordo di Governo è stato raggiunto a dicembre dopo nove mesi di negoziati. Tra le novità, asili quasi gratuiti per i genitori che lavorano, finanziamenti agli studenti universitari, massicci investimenti nell'edilizia popolare e spese per difendersi dai cambiamenti climatici (un problema molto sentito in un Paese situato per un terzo sotto il livello del mare).
Sono previsti anche dei tagli alle tasse che verosimilmente porteranno a un aumento del debito pubblico: un fatto significativo per uno Stato che tradizionalmente nell'UE guida il fronte dei "frugali", ovvero di coloro che sostengono il contenimento delle spese.
I partiti della coalizione di Governo sono sempre gli stessi (liberal-conservatori, democristiani, liberal-progressisti ed evangelici), ma ci sono alcune novità: il leader democristiano (e falco dell'austerità) Wopke Hoekstra sarà ministro degli esteri e non più delle finanze, scambiandosi di posto con la liberal-progressista Sigrid Kaag, grande vincitrice delle elezioni di marzo.