I Paesi Bassi scelgono la stabilità e la continuità e si affidano ancora una volta al premier uscente Mark Rutte, premiando il suo Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD) che avanza ottenendo 36 seggi, tre in più della precedente tornata elettorale. Rutte ha affermato ai giornalisti che a suo avviso "gli elettori dei Paesi Bassi hanno dato al mio partito uno schiacciante voto di fiducia".
A sorpresa crescono i liberali di sinistra D66 che si aggiudicano 24 seggi (erano 19 nel 2017) e sorpassano il PVV del populista di destra Geerts Wilders che, con 17 seggi ne perde tre rispetto alla precedente tornata elettorale. In calo anche i democristiani della CDA con 14 seggi rispetto ai precedenti 19. In forte frenata pure i Verdi di GroenLinks (GL) che perdono sei seggi, conquistandone solo otto (contro i 14 del 2017).
Si tratta di una vittoria annunciata per il politico liberale 54enne, che porta a casa il suo quarto mandato, al potere ininterrottamente dal 2010. Una longevità che lo pone dietro agli inossidabili Angela Merkel e Viktor Orban. Per Rutte però inizia adesso il compito più difficile. Dovrà infatti ritagliarsi una maggioranza autosufficiente che affronti la tempesta Covid-19, trovandosi di fronte un autentico "rebus" delle alleanze che riflette il variegato panorama politico, composto da 37 partiti che frammentano la rappresentanza al Parlamento dell'Aja.
Paesi Bassi, riconfermato il Premier Rutte
Telegiornale 18.03.2021, 13:30