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Palmira è salva, Ramadi cade

La città storica siriana è sotto controllo. L'IS conquista però la capitale della più grande provincia dell'Iraq

  • 17 maggio 2015, 19:26
  • 7 giugno 2023, 08:40
La guerra a Ramadi

La guerra a Ramadi

  • ansa

L'attacco dell'IS alla città di Tadmur, la moderna Palmira, è stato respinto e i jihadisti si stanno ritirando in ordine sparso. "Li abbiamo cacciati dal nord della città", assicura il governatore provinciale Talal Barazi citato dai media internazionali. Mentre la tv di stato siriana afferma che decine di jihadisti sono stati uccisi mentre si stanno inseguendo tutti gli altri che stanno fuggendo in diverse direzioni.

Nel frattempo Ramadi, capitale della più grande provincia dell'Iraq, è però finita nelle mani dell'IS, dopo che i jihadisti hanno occupato una delle ultime roccaforti in mano alle forze governative. Lo afferma il Washington Post citando fonti locali: centinaia di agenti delle forze dell'ordine, soldati e combattenti "sono in fuga".

Un segnale inequivocabile della serietà della situazione - riporta ancora il Washington Post - è dato dal fatto che il consiglio della provincia sunnita di Anbar ha votato oggi a favore di un intervento delle milizie sciite nei combattimenti, nel tentativo disperato di riconquistare Ramadi. I combattenti sciiti sarebbero già pronti ad entrare in azione.

ats/joe.p.

Dal TG20:

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