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Panama si difende

Reazione alle critiche, ma anche promessa di dialogo con l'OCSE

  • 8 aprile 2016, 15:15
  • 7 giugno 2023, 19:01
Isabel de Saint Malo

Isabel de Saint Malo

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Panama, nell'occhio del ciclone dopo la pubblicazione delle informazioni contenute in milioni di documenti riguardanti società offshore, parte al contrattacco: oltre alla creazione di una commissione di esperti internazionali chiamati a valutare i suoi metodi fiscali, il paese centroamericano si è impegnato a approfondire il dialogo con l'OCSE a proposito dello scambio di informazioni. Lo ha promesso la vicepresidente Isabel de Saint Malo, in un colloquio con il segretario generale dell'organizzazione, Angel Gurria.

Panama "non è più votata alla cultura del segreto" e ha insistito sulle riforme già attuate, fra cui la creazione di un'entità pubblica contro il riciclaggio di denaro in sedici ambiti economici, che le ha permesso di uscire dalla lista grigia relativa a riciclaggio e finanziamento del terrorismo redatta dal gruppo di azione GAFI. Inoltre, quello della legislazione che lascia aperte vie di fuga e chi intende evadere il fisco è un problema non solo panamense ma comune a molti altri paesi.

Spunta un Modigliani

Dai file spunta intanto anche un quadro famoso, l'"Uomo seduto con bastone" di Modigliani, che gli eredi di un mercante d'arte ebreo derubato dai nazisti vogliono farsi restituire dalla Nahmad Gallery New York. Quest'ultima si è sempre difesa sostenendo che il dipinto appartiene in realtà a una società offshore, ma i Panama Papers hanno rivelato che fu proprio la famiglia Nahmad a crearla attraverso lo studio legale Mossack Fonseca.

pon/ATS

Il nostro dossier Il caso "Panama papers"

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