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Parigi, la Cattedrale di Notre-Dame a pagamento

È la proposta avanzata dalla ministra delle cultura Rachida Dati, sollevando un acceso dibattito - La Diocesi di Parigi si dice contraria

  • 25 ottobre, 12:44
  • 25 ottobre, 12:44
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RG del 25.10.2024 Il servizio di Alessandro Grandesso

RSI Info 25.10.2024, 12:44

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Di: Alessandro Grandesso 

Cinque euro: è la tariffa simbolica che la Ministra della cultura francese, Rachida Dati, vorrebbe far pagare ai turisti per entrare a Notre-Dame. La cattedrale aprirà di nuovo le porte il prossimo 7 dicembre, dopo l’incendio che ne devastò interni e tetto nell’aprile del 2019. Ma la proposta non fa l’unanimità in Francia, dove il Governo è costretto a una politica di tagli. In ogni caso, la ministra ha annunciato anche nuove tariffe per l’accesso ai musei, e al Louvre in particolare.

“Notre-Dame – ha spiegato Dati in un’intervista al quotidiano Le Figaro – ha risvegliato l’attenzione per il patrimonio religioso del Paese, che appartiene a tutti i francesi, indipendentemente dalla loro confessione. In tanti hanno contribuito al restauro, e in molti si preoccupano anche dello stato delle chiese. Ho proposto all’Arcivescovo di Parigi un’idea semplice: stabilire una tariffa simbolica per le visite turistiche a Notre Dame. I soldi raccolti andrebbero consacrati totalmente alla salvaguardia del patrimonio religioso”. Secondo la ministra, pagando 5 euro l’entrata, al di fuori delle messe, si raccoglierebbero in media 75 milioni di euro l’anno da destinare appunto agli interventi a beneficio delle altre chiese e monumenti ecclesiastici sparsi su tutto il territorio.

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La proposta naturalmente ha sollevato un acceso dibattito. Dal Governo, alle prese con inevitabili tagli budgetari, è arrivato il sostegno del molto conservatore Ministro degli interni, Bruno Retailleau. L’idea piace anche alla presidente della regione, la repubblicana Valérie Pécresse, e non è stata stroncata da esponenti socialisti della giunta comunale. A bocciare tutto è stata invece la Diocesi di Parigi che in un comunicato ha ricordato come la gratuità sia sancita dalla legge del 1905 sulla separazione tra Stato e Chiesa, e come la missione della Chiesa sia quella di accogliere chiunque senza condizioni, e quindi gratuitamente.

Dati, che ricorda come la Cattedrale di Milano sia a pagamento come la Sagrada Familia a Barcellona, non si limita a voler rivoluzionare l’accesso di Notre-Dame. Per la Ministra infatti è tempo di introdurre un tariffario distinto per entrare nei musei e nei grandi monumenti, a cominciare dal Louvre, il più frequentato al mondo: “I francesi – ha precisato Dati – non hanno vocazione a pagare tutto da soli. Dal primo gennaio del 2026, voglio che i turisti extra-europei paghino un prezzo più alto per i biglietti e che la differenza rispetto ai francesi e ai cittadini U* serva a finanziare il rinnovamento del nostro patrimonio nazionale”. Nel 2023, il Louvre ha accolto 8,9 milioni di visitatori, il 14% in più rispetto all’anno precedente. Ma in 3,6 milioni non hanno pagato nulla: “In gran parte francesi e abitanti di Parigi e della sua regione”, ricorda il museo.

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