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Patto di stabilità, nuove regole UE

La Commissione europea presenta la riforma: "Gli Stati membri non potranno rimandare gli aggiustamenti di bilancio". Il rientro annuo del deficit sarà minimo dello 0,5%

  • 26.04.2023, 18:00
  • 20.11.2024, 11:26
09:03

L'Ue cerca una nuova stabilità

SEIDISERA 26.04.2023, 18:33

  • keystone
Di: ATS/M. Ang. 

La Commissione UE alza il velo sulla proposta di riforma della governance economica. Gli Stati indicheranno obiettivi di medio termine (4 anni) su come intendono affrontare squilibri macroeconomici e riforme, indicando solo un indicatore di spesa. Tali piani, estendibili di 3 anni, saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio.

Gli Stati con disavanzo oltre il 3% del PIL o debito oltre il 60% del PIL, dovranno garantire che il debito abbia un calo plausibile o resti prudente nel piano e che il deficit scenda o resti al di sotto del 3% nel medio termine: l'esecutivo ne parla come di "traiettoria tecnica".

"Infrazione automatica per chi non rispetta gli impegni"

La riforma del Patto di stabilità, presentata oggi dalla Commissione UE, prevede una procedura d'infrazione automatica per chi non rispetta gli impegni. "Se da un lato le proposte forniscono agli Stati membri un maggiore controllo sui loro piani a medio termine, esse prevedono anche un regime di applicazione più rigoroso per garantire che gli Stati membri rispettino gli impegni. Per gli Stati membri che si trovano ad affrontare sfide sostanziali in materia di debito pubblico, la deviazione dal percorso di aggiustamento di bilancio concordato comporterà automaticamente l'apertura di una procedura per disavanzo eccessivo".

"L'importo dell'ammenda ammonta fino allo 0,05% del Pil per un periodo di 6 mesi e sarà pagata ogni 6 mesi fino a quando il Consiglio non valuterà che lo Stato membro interessato abbia adottato misure efficaci in risposta" all'apertura della procedura da parte della Commissione.

"Il rientro annuo del deficit sarà minimo dello 0.5%"

Il vicepresidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, in merito al nuovo Patto di stabilità ha sottolineato, in particolare, che "gli Stati membri non potranno rimandare gli aggiustamenti di bilancio a una data successiva. Questo vale anche per la realizzazione delle riforme e degli investimenti necessari". Se il deficit pubblico di un Paese rimane superiore al 3% del PIL, dovrà effettuare un aggiustamento fiscale minimo dello 0,5% del PIL all'anno, da applicare come parametro comune. E non si può fare il passo più lungo della gamba, né il 'backloading'" rinviando l'aggiustamento a un secondo momento.

"La proposta sul Patto non soddisfa la Germania"

Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, commentando in conferenza stampa la proposta della Commissione UE di riforma della governance, ha dichiarato che "le proposte della Commissione europea non soddisfano ancora le richieste del Governo federale". La Germania "non accetterà proposte di riforma che indeboliscano il patto di Stabilità e crescita dell'UE", ha ribadito Lindner, sottolineando che la proposta della Commissione sarà comunque "la base per ulteriori negoziati", in cui la Germania sarà "costruttiva".

Gentiloni: "L'Italia dovrà ridurre il debito in modo graduale"

Il commissario UE all'Economia, l'italiano Paolo Gentiloni, a margine della presentazione della proposta di riforma del patto di Stabilità, ha dichiarato che "l'Italia dovrà ridurre il livello del proprio debito". "Credo che non ci sia nessun italiano che non ne sia consapevole, non solo al Governo". "Quando questa riforma verrà approvata l'Italia potrà farlo in modo più graduale e potrà farlo anche nel modo che avrà deciso il Paese".

"La difesa europea rientra tra gli investimenti strategici"

La Difesa, per quanto riguarda però l'attuazione del piano previsto dalla 'bussola strategica' sulla sicurezza, rientra nei settori strategici per gli investimenti definiti dal nuovo patto di stabilità.

Lo Strategic Compass, adottato dall'UE il 21 marzo del 2021, poco più di un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si compone di quattro pilastri e, oltre alla creazione di una forza d'intervento rapida da 5'000 uomini, prevede l'aumento delle spese congiunte tra i Paesi UE per rafforzare la difesa comune. Gli investimenti compiuti nell'ambito della bussola strategica potranno dunque far parte dei piani pluriennali sul rientro del debito presentati dai 27 alla Commissione e potranno essere inclusi nei settori prioritari indicati dall'UE nel momento in cui uno Stato chiede l'estensione del piano di rientro del debito da 4 a 7 anni.

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