Via libera delle istituzioni UE al Chips Act, il piano presentato dalla Commissione europea nel febbraio del 2022 per raddoppiare la quota di mercato nei semiconduttori del Vecchio Continente dal 10% al 20% entro il 2030 e tagliare la dipendenza dalla Cina e dagli altri Paesi asiatici. È quanto si apprende a margine dell'ultimo round di negoziati tra il Parlamento europeo e i Paesi membri.
Un modo di "prendere in mano il suo destino" e sfidare a viso aperto gli ancora irraggiungibili giganti asiatici e i maxi-sussidi di Washington. L'Europa taglia il traguardo sul Chips Act e punta dritta a intercettare i mercati del futuro per emanciparsi dal ruolo di vassallo e reggersi sempre di più sulle proprie gambe.
Un piano da quasi 50 miliardi di euro in denaro pubblico e privato che, con la benedizione del Parlamento europeo e dei Governi nazionali arrivata a tempo record, è pronto ora a spingere la produzione europea dei semiconduttori. E, a rafforzare la sovranità tech del Continente, arriva anche il nuovo cyber-scudo per proteggere i Ventisette dagli attacchi informatici e dalle interferenze straniere.

Phoenix e l'Arizona sono diventate un'oasi per il business dei semiconduttori
RSI Info 27.02.2023, 06:55

Macron in Cina
Telegiornale 05.04.2023, 20:00

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Notiziario 08.02.2022, 23:06
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