I combattenti russi allineati contro Mosca che hanno lanciato il raid dall'Ucraina a Belgorod la scorsa settimana hanno usato almeno quattro veicoli tattici forniti a Kiev da Stati Uniti e Polonia.
Lo riporta il Washington Post citando alcuni funzionari americani, secondo i quali tre dei quattro MRAP - Mine-Resistant Ambush Protected - portati in Russia dai combattenti sono stati forniti a Kiev dagli Stati Uniti e uno dalla Polonia. I combattenti avevano inoltre fucili prodotti in Belgio e in Repubblica Ceca. Le rivelazioni suscitano dubbi sui controlli di Kiev sulle armi fornite e mostrano come le stesse armi possono cambiare facilmente di mano, creando problemi proprio nei controlli.
Proprio il Belgio, dopo le rivelazioni del quotidiano statunitense, chiederà chiarimenti a Kiev sull'uso di armi prodotte dall'azienda nazionale Fabrique Nationale de Herstal in territorio russo da parte di due milizie anti-Putin. Le immagini diffuse dal giornale e rilanciate dal quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws mostrano alcuni combattenti russi filo-ucraini della legione "Russian Freedom" e del "Russian Volunteer Corps" imbracciare fucili d'assalto Scar ritenuti di fabbricazione belga.
Le ministre della Difesa e degli Esteri del Belgio, Ludivine Dedonder e Hadja Lahbib, hanno deciso di contattare quanto prima le autorità ucraine per chiedere chiarimenti.

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