Il numero di pernottamenti registrati nel settore alberghiero in Svizzera nel 2012 è calato del 2% rispetto all'anno precedente, a quota 34,8 milioni.
I dati, resi noti oggi dall'Ufficio federale di statistica e da Hotelleriesuisse in una conferenza stampa a Zurigo, mostrano una lieve flessione per i visitatori indigeni (-0,4%) in confronto a quella dei turisti stranieri, che segnano un calo del 3,3% per un totale di 19,1 milioni di notti.
In particolare, per quanto riguarda gli ospiti stranieri, sono diminuiti solo i pernottamenti di quelli provenienti dal Vecchio Continente (tedeschi in particolare), che accusano una flessione pari al 7,7%. Sono invece aumentati i visitatori originari di Stati emergenti, come Russia, India e Cina.
Per Christoph Juen, direttore dell'organizzazione mantello del settore, "l'uscita dal tunnel è vicina ma bisognerà continuare a dar prova di perseveranza".
Complice la meteo sfavorevole, nel 2012 le 152 capanne del Club Alpino Svizzero hanno registrato 310'000 pernottamenti, pari ad un calo dell'8% rispetto all'anno precedente. E' la prima volta dal 2006 che si registra un dato inferiore alle 320'000 notti. La flessione è omogenea in tutto il paese, ma ha subito proporzioni notevoli nei Grigioni, che mostrano una contrazione del 26%. Il giro d'affari legato all'alloggio è sceso dell'8% a 6,9 milioni di franchi, mentre quello in relazione a pasti, bevande e souvenir è diminuito del 4,5%, a quota 18,5 milioni.