Gli Stati Uniti hanno annunciato il dispiego di 1'500 militari supplementari in Medio Oriente per far fronte a "minacce persistenti contro le forze USA derivanti dai più alti livelli del governo iraniano". Il presidente Donald Trump, prima di partire per il suo viaggio di 4 giorni in Giappone dove è giunto nella mattinata di oggi, sabato, aveva dichiarato che si tratta dell'invio "di un numero esiguo di militari che dovranno agire soprattutto in funzione preventiva”.
RG 12.30 del 25.05.19: la corrispondenza di Emiliano Bos
RSI Info 25.05.2019, 16:45
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Le truppe supplementari volute da Washington si compongono di un battaglione di 300 soldati con quattro batterie anti missili Patriot. Non è ad oggi chiaro per quanto tempo i militari USA rimarranno in zona. La segretaria aggiunta alla sicurezza internazionale del Pentagono Katie Wheelbarger ha altresì precisato che il dispiego di forze supplementari non ha nulla a che vedere con le operazioni in Siria e Iraq.
Il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif ha invece criticato la decisione degli Stati Uniti affermando che "l'aumento delle presenze militari statunitensi nella nostra regione è molto pericoloso e costituisce una minaccia per la pace e la sicurezza internazionali nella zona”. L'invio di truppe giunge in un momento di particolare tensione tra Washington e Teheran; l'Iran ha infatti sospeso alcuni punti dell'accordo sul nucleare del 2015 e la Casa Bianca ha risposto rinforzando le sanzioni contro l'economia iraniana.
ATS/ANSA/AFP/Swing