La Polonia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani per aver consentito alla CIA (il servizio segreto statunitense) di fermare, trattenere, interrogare e torturare sul suo territorio un saudita e un palestinese sospettati di attività terroristiche all’inizio degli anni 2000. I due uomini attualmente sono incarcerati a Guantanamo, la base navale USA sull’isola di Cuba.
L’istituzione europea ritiene Varsavia complice nel trattamento disumano dei due uomini, di detenzione arbitraria degli stessi, di complicità nella violazione del diritto procedurale e della violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare delle persone.
La Polonia dovrà versare a ciascuno dei due 100'000 euro di risarcimento per danni morali. Varsavia può appellarsi alla sentenza entro tre mesi e ha rifiutato di esprimersi su quanto deciso dalla Corte UE sulla base di un’inchiesta non ancora conclusa che era stata avviata nel 2008.
Red.MM/ATS/Swing