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Prigioni bloccate in Francia

Continua lo sciopero delle guardie carcerarie che chiedono più sicurezza

  • 23 gennaio 2018, 00:07
  • 23 novembre, 02:50
La protesta entra nella seconda settimana

La protesta entra nella seconda settimana

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Le prigioni francesi sono rimaste bloccate lunedì, in risposta all'appello dei sindacati che chiedono migliori condizioni di salario e sicurezza per le guardie carcerarie. Sono 130 le carceri - su 188, in cui lavorano 28’000 supervisori – che hanno aderito allo sciopero. La protesta è scoppiata l’11 gennaio, dopo l'aggressione di tre agenti da parte di un detenuto jihadista a Vendin-le-Vieil (nel nord-ovest del paese), ed è ormai entrata nella seconda settimana.

Le organizzazioni di categoria hanno chiesto di mantenere il blocco anche martedì. Parallelamente, proseguiranno le trattative con il Ministero della giustizia, anche per la creazione di posti di lavoro e l'assegnazione di risarcimenti.

Sabato, una bozza di accordo presentata dal Governo è stata respinta, poiché giudicata insufficiente la proposta di realizzare 1’100 impieghi in quattro anni. Domenica notte, nella stessa regione, è avvenuta una nuova aggressione. Questi ripetuti attacchi alimentano la rabbia del personale che giudica la loro professione pericolosa, mal pagata e scarsamente considerata.

AFP/BRav

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