L’opzione “nessuno di questi candidati” ha vinto le primarie repubblicane simboliche del Nevada, un risultato imbarazzante per Nikki Haley, che era l’unica candidata di rilievo sulla scheda elettorale.
L’ex ambasciatrice USA alle Nazioni Unite ha infatti scelto di partecipare alle elezioni primarie statali di martedì invece che ai caucus presidenziali del partito, l’unica competizione nello Stato che assegna i delegati per la nomination. Donald Trump, invece, è l’unico candidato di spicco a partecipare ai caucus di giovedì e, di conseguenza con ogni probabilità conquisterà i delegati repubblicani dello Stato.
Del resto, grazie a una strana legge elettorale del Nevada, martedì sono stati più gli elettori che hanno votato per “nessuno di questi candidati” che quelli che hanno votato per la Haley, la quale aveva detto in precedenza che si sarebbe “concentrata sugli Stati equi” e non ha fatto campagna nello Stato occidentale nelle settimane precedenti i caucus. La comunicazione della sua campagna elettorale ha liquidato i risultati delle primarie con un riferimento alla famosa industria dei casinò del Nevada.
“Anche Donald Trump sa che quando si gioca alle macchinette “penny slot” il banco vince”, ha dichiarato la portavoce Olivia Perez-Cubas. “Non ci siamo preoccupati di giocare a un gioco truccato per Trump. Andiamo avanti a tutta forza in South Carolina e non solo”. Inoltre, la campagna di Haley contesta la tassa di 55’000 dollari che il Partito repubblicano del Nevada ha preteso dai candidati per partecipare ai caucus.
“Non abbiamo speso un centesimo né un grammo di energia per il Nevada. Abbiamo deciso fin dall’inizio che non avremmo pagato 55’000 dollari a un’entità legata a Trump per partecipare a un processo che è truccato per favorire quest’ultimo”, ha dichiarato ai giornalisti la responsabile della campagna di Haley, Betsy Ankney. “Il Nevada non è e non è stato un nostro obiettivo”.
Martedì si sono svolte anche le primarie democratiche, vinte facilmente dal presidente Joe Biden contro la scrittrice Marianne Williamson e una manciata di sfidanti meno noti. Benché previsto, il deputato Dean Phillips del Minnesota non era sulla scheda elettorale. Biden ha ottenuto il 90% delle preferenze con il 64% dei voti scrutinati, mentre la Williamson è al 2,5%.
USA, al via le primarie democratiche
Telegiornale 02.02.2024, 20:00