Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un primo accordo di massima, che riguarderebbe i beni agricoli ed elementi riguardanti la proprietà intellettuale e i servizi finanziari, per mettere fine alla guerra dei dazi. L'intesa è stata annunciata venerdì dal presidente Donald Trump.
I dettagli non sono noti, ma Washington, ha spiegato il segretario al tesoro Steven Mnuchin, rinuncia a questo punto ad applicare a partire dal 15 ottobre il previsto aumento dal 25 al 30% delle tariffe doganali su 250 miliardi di dollari di beni cinesi. Ancora in sospeso, invece, la questione delle tasse imposte da dicembre.
Il negoziatore cinese, il vicepremier Liu He, ha confermato da parte sua i progressi compiuti. Resterebbero comunque irrisolte molte questioni di capitale importanza. Da vedere anche se gli Stati Uniti accetteranno di alleggerire la posizione di Huawei, oggi privata di importanti forniture.
La speranza di un accordo ha dato slancio alle borse per tutta la giornata, mentre l'annuncio ha un po' raffreddato gli entusiasmi, se si guarda perlomeno a Wall Street, che ha chiuso in rialzo dell'1,21% dopo aver toccato un +1,6% in corso di seduta.
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