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"Punizione collettiva" ai curdi

Amnesty International denuncia la repressione turca, in particolare a Diyarbakir

  • 6 dicembre 2016, 09:14
  • 8 giugno 2023, 01:56
Un residente di Sur fra le macerie della sua casa distrutta

Un residente di Sur fra le macerie della sua casa distrutta

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Mezzo milione di persone ha dovuto lasciare le proprie case nel sud-est della Turchia dall'estate del 2015, secondo un rapporto di Amnesty International, che denuncia la "brutale repressione messa in atto dalle autorità di Ankara" e parla di "punizione collettiva" nei confronti della minoranza curda.

Nello storico quartiere Sur della metropoli di Diyarbakir, teatro di scontri fra truppe governative e affiliati al PKK ormai un anno e mezzo fa, 24'000 abitanti sono stati scacciati di casa e parecchie abitazioni sono state abbattute. Un rigoroso coprifuoco è ancora oggi in vigore in città benché da marzo non si siano più verificati disordini. L'ONG chiede che il provvedimento venga levato al più presto.

pon/ATS

DAL TG12.30:

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