“L’importanza simbolica di questo vertice è cruciale per entrambi”. Esordisce così il politologo Rasmus Nilsson, dell’ University College London (UCL), prestigiosa università britannica con sede a Londra, in merito all’incontro odierno fra il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin, previsto a Helsinki.
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Notiziario 14.00 del 16.07.2018 La diretta di Emiliano Bos
RSI Info 16.07.2018, 16:43
RG 12.30 del 16.07.2018 La diretta di Emiliano Bos
RSI Info 16.07.2018, 16:43
Notiziario delle 11.00 del 16.07.2018 La diretta di Emiliano Bos
RSI Info 16.07.2018, 13:15
RG 07.00 del 16.07.2018 La corrispondenza da Helsinki di Emiliano Bos
RSI Info 16.07.2018, 09:31
“I rapporti tra i due paesi sono tesi – continua l'esperto di politica estera - ma le relazioni personali tra i due leader sono abbastanza buone: hanno entrambi la visione di un mondo che deve essere governato da pochi uomini forti. Putin, tuttavia, ha molta più influenza sull’agenda politica del suo paese rispetto a Trump”.
Tante, dunque, le incognite, a cominciare dai temi che i due leader intendono affrontare nelle quattro ore di summit È possibile che parleranno di Siria, Crimea, più improbabilmente degli sconfinamenti russi in Ucraina o delle presunte ingerenze di Mosca nelle elezioni americane. Trump ha già detto di nutrire basse aspettative sul primo faccia a faccia ufficiale con il suo omologo russo: tattica o convinzione? Già questa sera potremo saperne di più.
Red.MM/L.A.
"Il mondo ci guarda"
"Non siamo andati molto d'accordo negli ultimi anni, ma credo che avremo un buon rapporto in futuro: andare d'accordo con la Russia è una cosa positiva, non negativa". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in apertura del vertice a Helsinki con Vladimir Putin, apertosi lunedì nel primo pomeriggio. "Il mondo ci sta osservando", ha aggiunto Trump.