Due missili sono stati lanciati nel Mar del Giappone giovedì mattina dalla Corea del Nord. Si trattava di proiettili balistici a corto raggio, il cui lancio, secondo Tokyo, costituisce una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
L’accaduto è stato rivelato a Seul, dove i capi di stato maggiore sudcoreani hanno parlato di due "proiettili non identificati" partiti dalla provincia del Sud Hamgyong, nella parte centro-orientale del paese, poco dopo le 7 locali, poco dopo la mezzanotte in Svizzera. L'operazione vista come un modo per aumentare la pressione sull'amministrazione USA che si appresta ad annunciare le proprie politiche sulla Corea del Nord.
Il Giappone ha condannato la provocazione che segue le esercitazioni congiunte americane-sudcoreane nell'area e la missione diplomatica statunitense a Tokyo e, poi, a Seul per rinsaldare i rapporti con i paesi alleati nell’area. Durante gli incontri, la delegazione guidata del segretario di Stato americano Antony Blinken e del segretario alla difesa Lloyd Austin ha sottolineato l'importanza di un processo per porre fine ai programmi nucleari della penisola coreana.
Si tratta del primo caso del genere dall'arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden, nel contesto di rinnovata sfida che domenica scorsa aveva visto alcuni missili a corto raggio di Pyongyang finire nel mare tra la penisola coreana e il Giappone. L'ultimo lancio di proiettili balistici, ha sottolineato il primo ministro nipponico Yoshihide Suga, risaliva a quasi un anno fa, il 29 marzo 2020.