In Canada sta facendo discutere un progetto di legge che punta a imporre il francese come lingua prioritaria nel Québec, la regione francofona del paese. Un progetto osteggiato però dalla minoranza anglofona e da chi teme che la norma possa discriminare anche gli immigrati. Sono già state annunciate battaglie legali.
“In Canada le lingue ufficiali sono il francese e l'inglese – spiega ai microfoni della RSI la storica e docente all’università Carleton a Ottawa Anne Trépanier – E c'è ovviamente una popolazione anglofona nel Québec che si rapporta come tutti sia al Governo provinciale sia a quello federale. Quindi nella vita quotidiana si usa il francese, mentre per tutto quello che riguarda l'identità canadese più in generale, quindi le strade, i trasporti, i passaporti, la radio e la tv nazionale può essere usato sia l'inglese che il francese”.
La storica canadese spiega poi che dal 1977 la legge 101 protegge già l'uso della lingua francese, per esempio regolandone l'uso sui cartelloni pubblicitari, nella scolarizzazione dei bambini e nelle aziende con oltre 50 dipendenti. “E questa lingua deve essere il francese”.
SEIDISERA del 10.07.2022 - Lingue, minoranze e imposizioni: intervista alla filosofa e saggista Francesca Rigotti
RSI Info 10.07.2022, 20:43
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La nuova legge invece, la 96, punta a imporre il francese anche nelle aziende più piccole e riguarda ovviamente anche gli immigrati. “Il Governo canadese ha grandi ambizioni sull'accoglienza. Il Québec ha negoziato col Governo federale e ottenuto di gestire l'immigrazione sul proprio territorio, scegliendo di accogliere circa 50’000 migranti economici ogni anno. Ma le competenze linguistiche di questi migranti rientrano nei criteri per essere accolti e per un'integrazione perfetta nelle regioni, che vuol dire parlare francese. Ma va detto che in Québec ci sono anche migranti temporanei e lavoratori stranieri. Oppure, cosa più importante, ci sono casi di riunificazioni familiari. C'è quindi una quota di persone con una situazione precaria, per le quali c'è chi si oppone a imporre loro la lingua francese perché ritiene che ci siano questioni più importanti da risolvere che la questione linguistica”.
Insorge anche il settore sanitario, che teme di non poter trovare lavoratori in grado di comunicare nella lingua ufficiale, cioè in francese, lingua nella quale oltretutto, con il nuovo progetto di legge, viene chiesto ai nuovi immigrati di interagire con alcuni uffici pubblici dopo appena sei mesi dal loro arrivo in Québec.
L'introduzione di questa nuova legge sta quindi causando parecchie nuove tensioni.