Il presidente russo Vladimir Putin "si è messo in contatto con il presidente turco Erdogan e ha espresso le proprie condoglianze per l'incidente costato la vita a tre soldati turchi". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, facendo riferimento a quanto avvenuto stamani (giovedì) nel nord della Siria, dove almeno tre soldati turchi sono rimasti uccisi e altri undici feriti "accidentalmente" in un raid aereo russo.
L'incursione è stata compiuta nella zona di al Bab, roccaforte dell'autoproclamato Stato islamico (IS) sotto assedio da settimane da parte dell'esercito turco e di milizie locali cooptate da Ankara, impegnate da fine agosto nell'operazione Scudo dell'Eufrate. Un'indagine sull'episodio è stata avviata separatamente dalle forze armate di Turchia e Russia.
Nel novembre 2015, i rapporti tra i due Paesi entrarono in crisi dopo l'abbattimento di un jet russo da parte della Turchia al confine con la Siria. Le relazioni sono poi state ricucite nei mesi scorsi, dopo le scuse rivolte a fine giugno da Erdogan.
ATS/M. Ang.