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Rapporti che si consolidano tra Mosca e Pyongyang

Putin potrebbe incontrare Kim Jong Un: la collaborazione e le relazioni fra i due paesi si rafforzano in chiave anti-occidentale - ANALISI

  • 6 settembre 2023, 13:45
  • 14 settembre 2023, 14:10
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Il presidente russo Vladimir Putin e il leader della Corea del nord Kim Jong Un

  • Keystone
Di: Stefano Grazioli 

Anche se il Cremlino non ha ancora confermato, potrebbe esserci presto in Russia un incontro tra Vladimir Putin e il leader della Corea del nord Kim Jong Un. La notizia, trapelata dai media statunitensi, è stata rafforzata dalle dichiarazioni della Casa Bianca e da Washington sono giunti anche i primi avvertimenti in direzione di Pyongyang, se ci saranno forniture di armamenti nordcoreani a Mosca. Secondo fonti non confermate, infatti, al centro del vertice tra i due presidenti ci sarebbe una più ampia collaborazione militare, con la Russia che riceverebbe proiettili di artiglieria e missili anticarro da utilizzare nel conflitto in Ucraina, mentre in Corea del nord arriverebbe materiale tecnologico avanzato per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare, oltre ad aiuti finanziari e alimentari. L’incontro potrebbe avvenire a margine dell’Eastern Economic Forum che si svolgerà dal 10 al 13 settembre a Vladivostock, vicino a confine nordcoreano, e poi proseguire in una seconda tappa a Mosca.

Le radici della collaborazione

Al di là dei contenuti specifici, in realtà nemmeno nuovi, il summit russo-nordcoreano è simbolicamente molto importante perché segna l’ulteriore consolidamento nei rapporti tra i due paesi in chiave anti-occidentale nella cornice del duello nel Pacifico che negli equilibri del nuovo ordine mondiale schiera sul versante autocratico anche la Cina, contro la nuova alleanza tra Stati Uniti, Corea del sud e Giappone. Le relazioni tra la Russia odierna e la Corea del Nord affondano comunque le loro radici nel passato della Guerra fredda, nell’ordinamento scaturito dopo la fine del secondo conflitto mondiale: la penisola coreana divisa sul 38esimo parallelo, con l’amministrazione sovietica a nord e quella statunitense a sud.

Dalla Guerra Fredda alla dissoluzione dell’Urss

Dopo la proclamazione nel 1948 della Repubblica popolare democratica di Corea a Pyongyang e la guerra con la Repubblica di Corea a sud tra il 1950 e il 1953, con Stalin schierato a fianco di Kim Il Sung, nonno del presidente attuale, i rapporti tra le due nazioni sono rimasti sempre nei confini dei blocchi definiti, su posizioni anti-statunitensi. Con il crollo dell’Unione Sovietica e la Russia impegnata durante il decennio di Boris Yeltsin più a sopravvivere internamente che a curare le relazioni internazionali, si è assistito a un certo raffreddamento, prima del nuovo graduale cambiamento di rotta con l’arrivo di Vladimir Putin al Cremlino nel 2000.

L’alleanza degli autocrati

Il primo decennio degli anni Duemila è stato caratterizzato ancora da una certa distanza. La Russia di Putin ha assistito con molta attenzione alla strategia di Kim Jong Il, figlio di Kim Il Sung e padre di Kim Jong Un, che ha portato la Corea del nord nella cerchia stretta dei paesi con un arsenale nucleare. Mosca, come Pechino, ha sostenuto nel 2009 all’interno delle Nazioni Unite le sanzioni contro Pyongyang, ma già a partire dal 2012, con la cancellazione del 90% del debito storico nordcoreano nei confronti della Russia (circa 11 miliardi di dollari), le relazioni hanno ripreso a rinsaldarsi. Gli anni dopo la crisi ucraina del 2013/2014, che ha segnato la svolta di Mosca verso l’Asia e l’inizio dell’isolamento dall’Occidente, sono stati decisivi anche per l’alleanza che si è rafforzata con l’arrivo al potere di Kim Jong Un.

La cooperazione militare

Uno dei cardini nei rapporti tra Russia e Corea del nord è stato storicamente il settore militare, diventato ancora più importante negli ultimi dieci anni in concomitanza con le tensioni geopolitiche crescenti tra Mosca e Pyongyang con l’Occidente. Il contesto è quello dell’espansione statunitense nell’Indo-Pacifico in funzione anticinese. L’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 ha condotto infine all’attuale allineamento: la Corea del nord è stata uno dei pochi che alle Nazioni Unite non ha condannato l’aggressione russa e ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche di Lugansk e Donetsk, poi annesse da Mosca. Nei mesi scorsi si sono rincorse le voci di forniture militari nordcoreane all’esercito russo e alla compagnia Wagner e il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu si è recato direttamente a Pyongyang. L’eventuale incontro tra Putin e Kim non farebbe dunque altro che confermare il legame sempre più solido.

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Incontro tra Kim e Putin

Telegiornale 05.09.2023, 12:30

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