L'ambasciata svedese a Baghdad è stata data alle fiamme prima dell'alba nel corso di una manifestazione organizzata dai sostenitori del leader religioso Moqtada Sadr alla vigilia di un nuovo evento in Svezia dove gli organizzatori sarebbero intenzionati a bruciare una copia del Corano. Un corrispondente dell'AFP ha visto del fumo alzarsi dall'edificio dell'ambasciata, nell'area in cui la polizia irachena era schierata in assetto antisommossa.
Il ministro degli Esteri iracheno ha condannato "con la massima fermezza" l'incendio, invitando le forze di sicurezza ad aprire un'"inchiesta urgente". "Il governo iracheno - si legge in una nota - ha dato istruzioni ai servizi di sicurezza competenti di avvisare un'indagine urgente e di prendere tutte le misure necessarie per fare luce sulle cause dell'incidente e identificare gli autori". Il Ministero degli Esteri svedese ha detto che il personale dell'ambasciata svedese è "al sicuro”.
Lo scorso 28 giugno, primo giorno della festa musulmana dell'Eid al-Adha, si era svolta una protesta davanti alla moschea più grande di Stoccolma, durante la quale Salwan Momika, 37enne iracheno, aveva bruciato il Corano: un gesto che aveva scatenato un'ondata di condanne in tutto il mondo.
Notiziario 06.30 del 20.07.2023
RSI Info 20.07.2023, 06:30
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