Hacker riconducibili all'agenzia di intelligence militare russa (GRU) e alla Cina hanno bucato per anni, almeno dal 2013 al 2016, le difese dei computer del ministero degli Esteri e della Rappresentanza italiana all'UE. Lo scrive la Repubblica.
Il quotidiano italiano lancia l'allarme anche per una falla nei 100'000 computer dell'esercito italiano che, a causa di un software vecchio di 15 anni con un codice sorgente che potrebbe essere stato trafugato, non riuscirebbero più a garantire la riservatezza delle informazioni e delle comunicazioni, permettendo agli hacker, saltando da un pc all'altro, di penetrare anche negli elaboratori di tutti i ministeri.
Tra i file trafugati alla Farnesina da "Uroburos, un malware diffuso dal gruppo Apt 28 (Russia) e dai cinesi di K3Chang e Zegos - scrive la Repubblica - vi sono, tra gli altri, documenti NATO, report su Siria e Libia, le discussioni UE sulle sanzioni alla Russia, il contrasto al terrorismo, i flussi migratori, comunicazioni relative alla tecnologia industriale e alle commesse commerciali.
Red.MM/M. Ang.