Le indagini sullo scandalo Russiagate, le interferenze di Mosca nelle ultime elezioni statunitensi, sono entrate in una nuova fase. L'FBI ha ordinato a Paul Manafort, l'ex responsabile della campagna elettorale di Trump indagato nel Russiagate, di consegnarsi alla polizia federale statunitense, a Washington, e Manafort si è costituito, ubbidendo all'ingiunzione lunedì mattina. I capi d'accusa sono 12 e includono, tra gli altri, cospirazione, riciclaggio di denaro, evasione fiscale, violazione delle leggi federali sul lobbying e le attività bancarie.
Intanto alla Casa Bianca tira aria pesante, alla vigilia di quella che si preannuncia come una clamorosa svolta nelle indagini del Russiagate, con la formalizzazione dei primi capi di accusa e, forse, i primi arresti.
La situazione potrebbe degenerare nelle prossime ore, con le manette pronte a scattare per alcuni degli uomini più fidati della sua campagna elettorale: tra gli altri, oltre che per l'ex responsabile Paul Manafort, anche per l'ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Michael Flynn.
ATS/M. Ang.