Negli Stati Uniti il procuratore speciale, Robert Mueller, ha costituito nelle scorse settimane un gran jury nell'ambito dell'inchiesta sulle ingerenze russe durante le elezioni presidenziali dell'anno scorso. La rivelazione è del Wall Street Journal. Un chiaro segno – secondo gli osservatori – che le indagini potrebbero sfociare nella formalizzazione di accuse penali.
Secondo la CNN, che cita una fonte informata, il gran giurì (una sorta di camera istruttoria composta da cittadini) ha già emesso mandati relativi all'incontro del figlio del presidente americano, Donald Trump Jr., con un'avvocatessa russa, avvenuto nel giugno del 2016. Stando all'emittente, si tratta di richieste per l’acquisizione di documenti e di testimonianze di persone coinvolte in quell'incontro.
Le indagini federali in corso sul cosiddetto "Russiagate" stanno guardando ai possibili legami finanziari con la Russia del presidente americano Donald Trump e del suo entourage: si tratterebbe di uno dei filoni più promettenti dell'inchiesta.
Il presidente Trump ha più volte affermato di non avere interessi in Russia e, nelle scorse settimane, ha anche intimato al procuratore Mueller (titolare dell'inchiesta) di non oltrepassare la "linea rossa", ovvero di non estendere le investigazioni alle sue attività finanziarie. Nelle scorse settimane fonti di stampa avevano indicato che si stava procedendo in quella direzione. La rivelazione della costituzione del gran jury ha avuto ricadute negative su Wall Street e sul corso del dollaro.
AFP/ANSA/Red.MM