Gli Stati Uniti potrebbero tornare presto a inondare i mercati con il loro petrolio. Il Congresso americano, infatti, ha abolito i limiti posti alla vendita di greggio fuori dai confini, introdotti una quarantina di anni fa.
Grazie all'estesa diffusione del petrolio di scisto e del fracking (pratica che prevede la frantumazione di uno strato roccioso con l'utilizzo della pressione di un fluido), negli anni scorsi il paese si era delineato come uno dei maggiori produttori di petrolio e gas al mondo.
Un'ascesa che ha portato gli USA a produrre nel 2013 più greggio di quanto non ne fosse importato e che ha avuto effetti anche sui prezzi. Una situazione che, di fatto ha in qualche modo modificato gli equilibri geopolitici, aprendo una "lotta" all'interno dell'OPEC, l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio , preoccupata soprattuto per i prezzi sempre più bassi dell'oro nero.
Ansa/ATS/se