Il Governo cileno ha richiesto nei giorni scorsi la chiusura di un centro d’allevamento di salmoni nel sud dello Stato, dal quale sono fuggiti almeno 690'000 pesci trattati con antibiotici inadatti all’alimentazione umana e che potrebbero causare gravi danni ambientali.
Le dieci gabbie all’interno delle quali si trovavano gli animali e dalle quali sono scomparsi erano state danneggiate da una tempesta, il 5 luglio scorso, sul litorale a Los Lagos, a 1'000 km a sud di Santiago, dove c'è la fattoria-allevamento Punta Redonda che appartiene alla multinazionale norvegese Marine Harvest, la più grande produttrice di salmoni d’allevamento al mondo.
Le conseguenze sull’ambiente potrebbero essere notevoli, con danni a ecosistema e specie marine indigene; inoltre, tornando alla vita selvatica, i salmoni potrebbero trasmettere malattie ad altre specie. Marine Harvest comunica intanto che il 5,7% dei salmoni "evasi" sono stati recuperati. La giustizia locale può imporre sanzioni fino a 7 milioni di dollari e chiedere la chiusura definitiva del centro.
AFP/ANSA/Reuters/EnCa