Francesco Schettino non era distratto nell'imminenza dell'impatto della Costa Concordia sugli scogli, ma fu “tratto in inganno dal mutismo generale in plancia”. Così si è espressa la difesa nel processo a Grosseto che vede l’ex comandante accusato del naufragio della nave da crociera il 13 gennaio 2012. L'imputato (per il quale la procura chiederà 20-22 anni di carcere) ha detto di non essersi distratto né per una telefonata fatta a un ex comandante né quando ricordò al comandante in seconda di mettere il timone manuale.
Al momento di riprendere il comando della nave, secondo Schettino e i suoi difensori, Ambrosio avrebbe dovuto manifestare i suoi dubbi circa le manovre in corso.
L’ex comandante attacca intanto con due denunce la moldava Domnica Cemortan in relazione alle recenti affermazioni della ex hostess e ballerina di Costa Crociere. Una è per diffamazione, l’altra per falsa testimonianza. L'avvicinamento al Giglio, ha precisato Schettino in aula, "era dovuto a motivi commerciali" e nel contempo era un favore, non a Domnica, ma una membro dell'equipaggio originario dell'isola.
La sentenza probabilmente arriverà a gennaio.
Red.MM/ATS/ANSA/Swing/pon
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03.12.2014: Per Schettino verranno chiesti oltre 20 anni di carcere