Le forze di sicurezza israeliane sono entrate prima dell'alba di oggi sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove migliaia di palestinesi si erano radunati per le preghiere del secondo venerdì del Ramadan. L'intervento è scattato in risposta a un corteo di dozzine di uomini mascherati con bandiere di Hamas. Sono scoppiati degli scontri.
Da parte palestinese sono stati lanciati pietre e congegni pirotecnici, ai quali è stato risposto con lacrimogeni e granate stordenti. Una parte dei fedeli si è asserragliata nella moschea di al Aqsa. L'ultimo bilancio è di 117 feriti, più tre agenti.
Il luogo sacro a musulmani ed ebrei è spesso epicentro di tensioni fra le parti. Lo scorso anno gli scontri erano degenerati in una guerra di 11 giorni fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, con un bilancio di oltre 250 morti da parte palestinese (comprese decine di minorenni) e una quindicina da parte israeliana.
Quest'anno i rischi sono acuiti dalla coincidenza fra il mese sacro all'Islam, la festività ebraica di Pessah e la Pasqua cristiana, oltre che dagli avvenimenti più recenti: la serie di quattro attacchi compiuti in Israele da palestinesi e arabi israeliani e le incursioni israeliane in Cisgiordania. I primi hanno causato 14 morti, le seconde 25.