E' stato presentato sabato il rapporto dell'Unicef sulla situazione dei bambini nel 2012 secondo cui 6,6 milioni di ragazzi sotto i cinque anni sono morti a causa di malattie e della malnutrizione.
In pratica 18'000 bimbi al giorno muoiono per cause prevedibili. La maggior parte dei decessi, (circa il 45%), sono dovuti alla denutrizione. Il resto per patologie come la polmonite, la prematurità, l'asfissia neonatale, la diarrea e la malaria.
La metà delle scomparse avviene in cinque paesi: Cina, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan, India e Nigeria.
I bimbi appena nati sono i più a rischio
A correre il rischio maggiore di morire sono i bambini appena nati le cui vite potrebbero essere salvate se avessero accesso ad alcuni servizi di base, come assistenza qualificata durante e dopo il parto, antibiotici e allattamento al seno per i primi sei mesi.
Decessi dimezzati dal 1990
In numero di bimbi morti per malnutrizione e malattie si è comunque dimezzato dal 1990 quando i decessi erano più di 12 milioni. Il tasso medio globale di riduzione della mortalità è infatti cresciuto dall'1,2% annuo per il periodo 1990-1995 al 3,9% per il periodo 2005-2012. Le percentuali restano tuttavia lontane dal Millennium Development Goal 4, che mira a una diminuzione di due terzi tra il 1990 e il 2015.
L'anno scorso in tutto il mondo l'83% dei bambini, pari a 111 milioni, sono stati vaccinati contro difterite, tetano, pertosse, evitando così dai due ai tre milioni di morti.
RED MM
Tasso di mortalità infantile fino ai 5 anni
Decessi per 1'000 nascite: 90 nel 1990, 48 nel 2012 Ripartizione per età: Da 0-1 mese di vita: 37% nel 1990, 44% nel 2012 Da 1-11 mesi di vita: 34% nel 1990, 25% nel 2012 Da 1 a 4 anni di vita: 29% nel 1990, 31% nel 2012