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Senegal, Corte Costituzionale blocca rinvio delle elezioni

Ribaltata la decisione del presidente Macky Sall: per l’alta corte il posticipo è contrario alla Costituzione – Autorità invitate a tenere le elezioni prima possibile

  • 16 febbraio, 07:35
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Sconfessato su tutta la linea il presidente Macky Sall, la cui decisione aveva scatenato proteste e disordini

  • Reuters
Di: AFP/ANSA/dielle

Giovedì in tarda serata, la Corte Costituzionale del Senegal ha invalidato il rinvio delle elezioni presidenziali dal 25 febbraio al 15 dicembre, deciso unilateralmente dal presidente Macky Sall e che aveva fatto precipitare il Paese in una delle più gravi crisi politiche degli ultimi decenni. Il Senegal era infatti finora considerato un’isola di stabilità nel continente africano, e il rinvio ha innescato disordini e proteste in particolare nella capitale Dakar, represse nel sangue dalle forze dell’ordine con almeno tre morti e decine di arresti.

Scontri in Senegal contro il rinvio delle elezioni

SEIDISERA 05.02.2024, 18:49

  • Keystone

Secondo Radio France Internationale il Consiglio costituzionale ha dichiarato contraria alla Costituzione la legge, annullando di fatto il decreto di Sall, ma mantenendolo al suo posto fino all’insediamento del suo successore.

Il presidente Macky Sall aveva indicato solo la scorsa settimana che avrebbe considerato le conseguenze di un’eventuale invalidazione. La Corte ha osservato che è “impossibile organizzare le elezioni presidenziali nella data inizialmente prevista” del 25 febbraio, dato il ritardo nel processo, e “invita le autorità competenti a tenerle il prima possibile”.

A scendere in campo nei giorni scorsi contro la decisione di Sall erano intervenute le principali diplomazie occidentali, fra cui la Francia, ex potenza coloniale, preoccupate del clima di violenze, che avevano esortato il Paese a organizzare quanto prima la tornata elettorale. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, aveva anche invitato Dakar a rispettare il diritto di protestare, dopo che le autorità avevano vietato una grande marcia della società civile.

“Questa è una decisione che riporta il Senegal sulla sua normale traiettoria. Non sono sorpresa perché tutto ciò che stava accadendo era troppo grande”, ha dichiarato all’AFP l’ex prima ministra Aminata Touré, che si è unita alle file dell’opposizione. Da parte sua, Déthié Fall, un altro candidato presidenziale dell’opposizione, ha dichiarato di essere “felice” della decisione.

Sempre giovedì in giornata, quasi a presagire la mossa dell’alta corte, e in un gesto di pacificazione, le autorità giudiziarie del Paese africano avevano liberato una ventina di oppositori politici.

Notiziario delle 23:00 del 14.02.2024

Notiziario 14.02.2024, 23:30

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