Nove combattenti legati al regime siriano di Al Assad (tra i quali tre stranieri) sono morti in un bombardamento avvenuto nella notte su lunedì nel nord della Siria e imputato all’esercito israeliano, i cui vertici non commentano.
L’agenzia ufficiale di Damasco, Sana, aveva accusato lo Stato ebraico di aver bombardato un sito militare nei dintorni di Aleppo. Citando una fonte militare, Sana ha fatto sapere ha colpito con i suoi missili le “nostre postazioni a nord dell’aeroporto militare di Neirab a pochi chilometri da Aleppo”. L’agenzia ha affermato che vi sono stati solo danni materiali.
Tuttavia, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani (con sede a Londra) “sei siriani e tre stranieri sarebbero rimasti uccisi durante l’azione militare”. Migliaia di combattenti iraniani e afghani sono presenti in Siria a fianco e a sostegno delle forze lealiste. Secondo l’Osservatorio i missili “israeliani avrebbero preso di mira un centro strategico nei pressi dello scalo di Neirab e controllato dai Guardiani della Rivoluzione, l’élite dell’esercito iraniano”.
ATS/AFP/Swing