Un attacco dell’aviazione russa ha ucciso lunedì 78 miliziani siriani filo-turchi e ne ha feriti altri 90. Il raid ha colpito un campo d’addestramento dei ribelli ostili a Damasco. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui "il bilancio potrebbe salire".
Il bombardamento si è verificato sui monti Zawiya, a ovest di Idlib. La regione, confinante con la Turchia, è attualmente in mano ai gruppi ribelli sostenuti da Ankara, opposti al regime di Bashar al-Assad, aiutato militarmente da Mosca.
Si tratta dell'escalation più sanguinosa avvenuta dallo scorso marzo, quando le due potenze avevano siglato una tregua per spartirsi la regione.
I miliziani uccisi appartenevano a Faylaq al-Sham, un gruppo armato addestrato dalla Turchia, impiegato nelle ultime settimane anche in Libia e nel Caucaso.