Dallo scorso 21 ottobre, anche se non si possono escludere che “manovre” siano ancora in corso, sono state sottratte, a livello mondiale, due milioni di password da Facebook, Twitter, Gmail, Yahoo, LinkedIn ma anche da Adp, una società che gestisce sistemi di buste paga online.
Anche se questo non è uno degli attacchi hacker più imponenti della storia, non va sottovalutato e significa che i cyber-criminali pescano sempre più sovente in piattaforme popolari quali i social network e dimostra come gli utenti siano pocho efficaci nel proteggersi visto che una delle password più utilizzate è ancora la scontata “123456”.
La scoperta è stata effettuata dai ricercatori degli SpiderLabs di Trustwave. Gli esperti sospettano che i dati siano stati rubati da computer infettati dal 'keylogger', un virus in grado di leggere quello che l'utente digita sulla tastiera e poi inviarlo a malintenzionati.
Trustwave è finita sulle tracce di questi hacker mentre - riporta l'edizione online di Bbc - investigava su una 'botnet', cioè una rete di pc infetti che di fatto sono controllati in remoto da cyber-criminali. L’attacco ha riguardato gli internauti di tutto il mondo ma in particolare quelli di Danimarca, Usa, Germania, Singapore e Thailandia.
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