Al confine tra Israele e Libano la tensione è ai massimi livelli. Domenica i miliziani di Hezbollah hanno sparato sul territorio dello Stato ebraico alcuni missili anticarro che hanno colpito una base militare e un'ambulanza. I razzi hanno provocato danni ma nessuna vittima. All'attacco l'esercito con la Stella di Davide ha risposto con oltre 100 colpi di mortaio sui combattenti del Partito di Dio.
I miliziani sciiti sostengono di aver ucciso i militari che si trovavano all'interno del veicolo, ma la morte dei soldati non è stata confermata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ha interrotto il suo incontro con il presidente dell'Honduras a Gerusalemme per essere informato sugli sviluppi. "Ci stiamo preparando per qualsiasi scenario. Tutto dipenderà dagli sviluppi. In questo momento, l'importante è che non ci sono vittime israeliane", ha affermato dopo un incontro con il capo di stato maggiore e i generali.
Lunedì mattina nella regione sembrava essere tornata la calma. Ma la paura di nuovi attacchi è alta e si teme che possano provocare un botta e risposta incontrollato. A parole entrambe le parti affermano di non volere un'escalation.
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