Dopo il via libera del Senato con con 77 sì e 18 no (tutti repubblicani), giovedì anche la Camera dei rappresentanti statunitense ha approvato la legge che evita il cosiddetto “shutdown” (la chiusura di servizi federali), con 314 favorevoli e 308 contrari. Il voto cade proprio alla vigilia della scadenza dei termini, alla mezzanotte di domani. Manca solo la firma, scontata, del presidente Joe Biden.
“Abbiamo buone notizie, non ci sarà uno shutdown venerdì”, ha detto il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer. Non si tratta però di una soluzione a lungo termine per il budget statunitense, ma solo di un rinvio del problema fino a inizio a marzo. Prolunga infatti per la terza volta la validità dei livelli di spesa dello scorso anno, senza che ci sia un’intesa per fissarne di nuovi, mentre il debito pubblico continua a crescere e con esso gli interessi che il Tesoro è chiamato a pagare.
Da sabato sarebbe decaduto il finanziamento di circa un quinto della spesa federale, in particolare per veterani di guerra, traffico e agricoltura. Gli altri quattro quinti erano assicurati solo fino a inizio febbraio.
RG 24.00 del 18.01.2024
RSI Info 19.01.2024, 07:07
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