Il Tesoro statunitense non potrà più onorare i suoi obblighi finanziari già alla fine di febbraio e non a partire dalla prima metà di marzo, come finora preventivato. Torna quindi a materializzarsi l’incubo di un primo, storico default. Il segretario Jack Lew ha lanciato oggi (mercoledì) un nuovo appello scritto al Congresso, chiedendo un innalzamento del tetto massimo del debito nazionale.
La scadenza di quest’ultimo è fissata già per il 7 febbraio, data dopo la quale si ricorrerà a misure contabili straordinarie, già utilizzate in una situazione analoga l’autunno scorso. Queste, come detto, non saranno però efficaci per tutto il tempo sperato. Sono previsti infatti in quel periodo i rimborsi degli eccessi di imposta percepiti dallo Stato nel corso dell’ultimo anno.
Il Parlamento, attualmente in ferie, tornerà a riunirsi la settimana prossima ed è prevedibile che sarà battaglia fra democratici e repubblicani, con questi ultimi intenzionati a barattare il loro accordo con tagli più incisivi alla spesa pubblica. Il presidente Barack Obama ha già fatto sapere che non intende scendere a compromessi.
AFP/AP/pon