Mentre la Francia si risveglia e si riorganizza dopo gli attentanti che venerdì sera hanno causato 129 morti e 352 feriti, un centinaio dei quali gravi, gli inquirenti stanno eseguendo perquisizioni e fermi un po’ in tutta Europa, nell’intento di chiarire l’identità della cellula terroristica che ha colpito duramente la capitale francese, nella quale è stato proclamato lo stato d'emergenza.
Secondo le prime indiscrezioni della stampa degli otto kamikaze che hanno colpito tre proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio. Le autorità belghe starebbero effettuando numerose perquisizioni e vi sarebbero stati già diversi fermi e arresti, almeno 5.
Non solo, il vice ministro dell'Interno greco, Nikolaos Toskas, ha dichiarato che il passaporto ritrovato accanto ad uno dei terroristi apparteneva a un rifugiato siriano, registrato il 3 ottobre a Lero, un'isola dell'Egeo. Stando a fonti della BBC a colpire sarebbe stata una “cellula autosufficiente” dell’autoproclamato Stato islamico, tutti reduci dalla Siria.
ATS/Reuters/AFP/bin