I giudici della Corte di assise di appello di Milano hanno condannato mercoledì sera all'ergastolo Carlo Maria Maggi (ex ispettore di Ordine Nuovo, movimento neofascista) e Maurizio Tramonte (ex fonte dei servizi segreti italiani) per la strage di Piazza della Loggia, a Brescia del 28 maggio 1974 quando, durante una manifestazione antifascista dei sindacati, una bomba provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre 102.
I legali di Maggi e Tramonte ora aspettano le motivazioni per decidere un ricorso in Cassazione.
Alla commistione tra galassia neofascista e servizi segreti aveva fermamente creduto l'ex giudice istruttore Guido Salvini che, dopo la sentenza, non risparmia critiche ai pm milanesi per l' inchiesta su un'altra strage, quella milanese di Piazza Fontana (12 dicembre 1969, 17 morti e 88 feriti): "L'esito è il premio per un impegno, quello della procura di Brescia, che non è mai venuto meno in tanti anni. Se la procura di Milano avesse fatto altrettanto, credo che sarebbe stato possibile andare anche per Piazza Fontana al di là di quella responsabilità storica, che comunque le sentenze hanno accertato in modo indiscutibile, nei confronti delle stesse cellule di Ordine Nuovo al centro del processo per Piazza della Loggia".
ATS/M.Ang.
Dal TG 12.30: