Lo strappo si è consumato alle 18 quando Matteo Salvini è rientrato in aula dopo aver comunicato, a cose fatte, a Silvio Berlusconi la decisione della Lega: a Palazzo Madama, sede del Senato italiano, già alla seconda chiama, i leghisti non hanno votato Paolo Romani – il candidato di Forza Italia (FI) – ma Anna Maria Bernini, anche lei forzista, ma non la candidata ufficiale del partito di Berlusconi.
Una rottura che sembra avere l’obiettivo di chiudere un’intesa con il Movimento 5 stelle, per ora sulle presidenze delle Camere, ma in prospettiva anche sul Governo. E se come sembra i pentastellati convergeranno su Bernini, domani i giochi si potrebbero chiudere alla Camera sul candidato M5S Roberto Fico grazie all'asse Lega-M5S che taglia fuori (FI) e Partito democratico.
Si è quindi chiusa con un nulla di fatto la prima chiamata per eleggere i presidenti dei due rami del Legislativo; i lavori riprenderanno domani (sabato).
ATS/ludoC
RG 18.30 del 23.03.18: la corrispondenza di Claudia Bustaffa
RSI Info 23.03.2018, 19:52
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