Decine di studentesse che frequentavano la scuola attaccata dai fondamentalisti islamici di Boko Haram la sera del 19 febbraio nello Stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria, mancano all'appello, stando a quanto ha indicato mercoledì il governatore.
L'allarme è stato lanciato da genitori e parenti, che in giornata hanno visitato l'istituto devastato, situato a Dapchi. Il numero delle giovani scomparse varia, a seconda delle fonti, aggirandosi sul centinaio. Per il momento, le autorità non parlano ufficialmente di rapimento.
L'organizzazione terroristica non sarebbe comunque nuova a simili atti: quattro anni fa sequestrò 270 ragazze a Chibok, un caso che fece scalpore provocando la mobilitazione della comunità internazionale. Molte di loro furono usate come moneta di scambio per ottenere la liberazione di prigionieri, altre riuscirono a ricongiungersi alle famiglie attraverso altri canali.
ANSA/dg