"I nostri doveri relativi alla risoluzione pacifica dei conflitti erano troppe volte incompatibili con l'interpretazione data dalla Corte penale internazionale". Questa la motivazione che ha spinto il Sudafrica a ritirarsi dalla CPI. Lo Stato ha comunicato venerdì la sua decisione, specificando di aver inviato una lettera indirizzata alle Nazioni unite.
"L'uscita sarà effettiva una volta trascorso un anno dal momento in cui la lettera sarà nelle mani del Segretario generale dell'ONU", ha dichiarato il ministro sudafricano degli affari esteri, Maite NKoama-Mashabane.
Il paese aveva espresso già un anno fa il desiderio di abbandonare la CPI, dopo le critiche ricevute per non aver dato seguito a un mandato d'arresto emesso contro il presidente sudanese Omar Hassan al Bachir - accusato di genocidio e crimini di guerra - nel corso di una sua visita nel 2015.
AFP/Reuters/CaL