Donald Trump potrebbe ripensarci sulla possibile “uscita” degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e in una intervista al New York Times ammette che esiste una correlazione tra i cambiamenti climatici e l’attività dell’uomo, ma “bisogna vedere quanto questo costerà alle nostre imprese”, ha aggiunto.
La dichiarazione rappresenta un passo indietro rispetto a quanto aveva tuonato in campagna elettorale. E non è la sola: in giornata è arrivato anche l’annuncio che il presidente eletto non intende nominare un procuratore speciale che torni a indagare sul caso delle email di Hillary Clinton e sull’operato della sua fondazione.
Davanti alla stampa tradizionale il futuro inquilino della Casa Bianca ha mostrato quindi dei toni più pacati e un atteggiamento presidenziale che contrasta con le affermazioni decisamente più colorite utilizzate sui social network, un canale a lui più congeniale.
Quel che è certo è che il suo rapporto con i media resta difficile e proprio dalle pagine del Washington Post è arrivato un nuovo attacco: secondo il quotidiano, il tycoon avrebbe violato la norma che vieta ai vertici di utilizzare i soldi che dovrebbero andare in beneficenza (e in parte provenienti da donazioni) per aiutare se stessi, le proprie imprese o la propria famiglia.
ATS/mamo
RG delle 18.30 del 22.11.2016, il servizio di Emiliano Bos
RSI Info 22.11.2016, 23:31
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