Arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, propaganda a istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa: sono le accuse per le quali un 23enne residente nella Provincia di Bari è stato arrestato, comunica oggi – giovedì – la polizia italiana.
La propaganda su Telegram
Il giovane, radicalizzatosi attraverso il web, era finito nel radar degli inquirenti nell’ambito del monitoraggio degli ambienti virtuali del suprematismo bianco e dell’estrema destra eversiva. Monitoraggi ai quali era stato sottoposto anche il canale Telegram “Sieg Heil”, con il quale promuoveva contenuti di matrice neonazista, nonché post antisemiti e misogini. Ma non è tutto. Su questo canale, il 23enne – ha constatato l’attività investigativa – sosteneva pure di essere pronto al “sacrificio estremo” e a compiere imprecisate azioni violente.
Il ragazzo, è emerso nel corso dell’inchiesta, faceva parte dell’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base” e ha più volte espresso la volontà di procurarsi armi o a costruirle attraverso il potenziale acquisto di una stampante 3D. Il suo compito per conto di “The Base” era anche quello di fare proselitismo, diffondendo le idee del gruppo per reclutare nuovi membri.
Armi in casa e riferimenti a terroristi bianchi
Il 23enne si presentava come “Comandante della base” e si pensa stesse pianificando azioni violente; in casa sua sono inoltre stati trovate una carabina, una pistola a pallini, una balestra, armi da taglio e mazze. Armi non particolarmente efficaci, ma aveva diffuso messaggi nella chat con i quali affermava di potersene procurare altre, per esempio rubandole o acquistandole sul mercato nero. Sulle armi che già possedeva, sono inoltre stati trovati i nomi di suprematisti bianchi autori di attentati mortali.
Notiziario 11.00 del 27.10.2022 suprematista in Puglia
RSI Info 27.10.2022, 13:10
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